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Carabinieri e Guardia di Finanza rendono gli onori a Pasquale Apicella: si unisce GM Academy partecipando col cuore ai funerali.

All’alba di lunedì 27 aprile, Carabinieri e Guardia di Finanza, hanno reso omaggio a Pasquale Apicella, il poliziotto ucciso a Napoli nel tentativo di acciuffare i criminali che, poco prima, avevano assaltato il bancomat di un istituto di credito nel cuore di Napoli.

Tre autovetture dell’Arma e altrettante della Guardia di Finanza si sono fermate all’esterno della Questura cittadina per rendere gli onori al collega caduto in servizio.

Apicella aveva 37 anni: lascia una moglie e due figli, tra cui una bambina nata da poco.

Fabio Conestà annuncia la costituzione di parte civile del Mosap

Fabio Conestà, segretario generale del Mosap, importante sigla del panorama sindacale della Polizia di Stato, che negli scorsi giorni aveva commentato, in una nota, la morte del collega, annunciando la costituzione di parte civile del Mosap, ha inoltre espresso la sua indignazione per il divieto, istituito da Conte, di partecipare “in massa” ai funerali.

«Il Mosap ha già conferito l’incarico all’Avv. Prof. Antonello Madeo, al fine di intervenire nel procedimento sin da subito e costituirsi parte civile nel processo contro chi ha ancora una volta calpestato le istituzioni, in un momento così drammatico per l’intero Paese», ha dichiarato Conestà, esprimendo la volontà di devolvere alla famiglia quanto stabiliranno i giudici.

«Da oggi –  si legge ancora nella nota – ci saranno una vedova e due bambini che, per colpa di criminali senza scrupoli, non rivedranno più il loro congiunto; uno di quei poliziotti che, lontano da riflettori e casi eclatanti, svolgeva il suo mestiere con professionalità, in uno dei contesti ambientali tra i più difficili».

Le Forze dell’Ordine vogliono partecipare in massa ai funerali

Il segretario ha poi racchiuso, nelle sue parole, tutto il dolore e lo sgomento dei membri delle Forze dell’Ordine, profondamente scossi dalla morte del collega per la scarsa tutela mostrata  dall’ attuale governo nei loro confronti.

«Noi vogliamo partecipare in massa ai funerali – ha affermato –  Altro che divieti. La nostra autocertificazione è la divisa che indossiamo con orgoglio e dolore che sarà bagnata dalle nostre lacrime».

 

 

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